Finalmente torniamo a parlare di pallavolo

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Buongiorno a tutti, dopo una lunga pausa per via della Pandemia dovuta al Cavid 19, torniamo finalmente anche noi a parlare di pallavolo. E lo facciamo sicuramente con la persona più accreditata in merito alla nostra amata società del Canguro, ovvero con il suo Presidente Giancarlo Ricci.

-Presidente, abbiamo un anno alle spalle molto duro per via di questa spaventosa pandemia che ha invaso e interrotto anche i campionati di pallavolo di tutte le fasce di età, un suo pensiero a riguardo?

“Si caro Danilo, è stato un anno veramente molto difficile e complicato. Quello che è successo è stato un evento che nessuno di noi aveva mai pensato di dover vivere. Siamo stati tutti disorientati e increduli di fronte alla pandemia e al conseguente lokdawn che ne è seguito. Come società abbiamo cercato di attenerci alle regole, e di stimolare i ragazzi a rispettarle. Poi per quanto possibile gli allenatori hanno cercato di raggiungere i bambini e i ragazzi per farli sentire meno soli e per infondere loro un po’ di positività. Non sempre ci siamo riusciti ma sicuramente ci abbiamo provato”.

-La Polisportiva Bottega durante questo difficilissimo momento non è stata con la mani in mano, e ha cercato come poteva di aiutare, prima con una donazione economica all’ospedale San Salvatore di Pesaro e poi con la distribuzione a tutte le famiglie dei propri tesserati delle mascherine chirurgiche che in quel periodo erano quasi introvabili anche in farmacia, come sono nati questi due gesti?

“Abbiamo cercato, nel nostro piccolo di creare gesti di solidarietà nei confronti dell’ospedale, dei medici che erano in prima linea e verso le famiglie dei nostri tesserati. Essere una società che si riconosce nei valori della solidarietà ci è sembrato un primo passo per dimostrare concretamente ai ragazzi che sono i gesti che contano più delle parole. Credo che tutto ciò sarebbe stato condiviso anche dal nostro caro Alberto, che insieme a Dolly, della solidarietà ne ha sempre fatto un valore primario”.

-Ora finalmente si cerca di tornare ad una parziale normalità, quali sono a grande linee i progetti di massima che lei come Presidente di questa gloriosa (50 anni di attività sul territorio, non sono cosa da poco) Polisportiva si è posto assieme ai suoi collaboratori?

“Ci siamo più volte interfacciati con la federazione e con le altre società per capire bene quali direzioni prendere e quali azioni mettere in atto per ricominciare, il prossimo anno, tutte le attività in sicurezza. Al momento possiamo dire che è ripartito tutto il lavoro di formazione dei gruppi delle diverse annate, abbiamo incontrato i ragazzi e ascoltato tutti i loro desiderata, poi lo staff tecnico con la maggior competenza farà le scelte”.

-Sempre a riguardo della prossima stagione, già ci può dire qualcosa? Ovvero si sanno già le date?

“Alcuni calendari sono già usciti. Per quanto riguarda le prime squadre siamo a metà ottobre con la Coppa Marche e metà novembre per l’inizio dei campionati. Il resto seguirà a ruota”.

-E le squadre quando prenderanno finalmente il via con le preparazioni estive in palestra?

“La fase di preparazione atletica inizierà per le squadre maggiori sicuramente alla fine di agosto e una buona parte si potrà fare all’aperto, sfruttando gli spazi adiacenti le palestre. La nostra intenzione è comunque, condizioni di sicurezza permettendo, quella di riaprire le palestre anche ai più piccoli già dai primi di settembre, cercando di anticipare l’inizio dei corsi rispetto agli altri anni”.

-Quanto le è mancato sinceramente non entrare in palestra e vedere le sue squadre giocare a pallavolo in questo lunghissimo periodo?

“Sembrerà strano, ma escluso il primo periodo, poi giorno dopo giorno, la lontananza dalla palestra ha avuto il suo peso. Per me lo sport, la pallavolo in particolare, ha un grande valore, sia dal punto di vista sociale che emotivo e personale. La presenza dei ragazzi, le loro risate, le loro voci e la loro passione per questo sport hanno il potere di rendere più dolce la nostalgia che ho per la mia Francesca”.

-Pensa sinceramente che con l’avvio dei campionati si potrà aprire anche uno spiraglio perché ci sia una ordinanza che preveda anche l’afflusso dei nostri meraviglioso tifosi a fare da cornice alle gesta dei nostri atleti/e?

“Il tifo è fondamentale, è un grande motore che motiva i nostri ragazzi a fare il meglio. Speriamo vivamente di poter riavere genitori e appassionati tifosi seduti sulla gradinata, solo allora tutto sembrerà essere tornato alla normalità”.

-Fra le varie squadre, in particolare le due di categoria maggiore, sia maschile che femminile, che disputeranno ancora la serie C, ma anche verso il movimento tutto, quali sono le sue particolari aspettative?

“E’ chiaro che mi aspetto grandi cose, in particolare di riuscire a ridare vitalità al movimento maschile, che in questo periodo sta soffrendo una scarsa partecipazione, in particolare tra i più piccoli ma, soprattutto, mi auguro che ciascuno dei giocatori possa trovare gioia in quello che fa”

Ad maiora

Danilo Billi

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