
-Abbiamo superato la metà del mese di novembre, e quella di sabato 14 sarebbe stata la data di inizio della nuova stagione 2020-‘21, ma purtroppo i problemi sanitari hanno fatto sì che la Fipav sospendesse il campionato, fino a rimandarlo a gennaio dell’anno prossimo. Nicola il tuo commento in merito?
“Credevo poco nel fatto che il nostro campionato potesse iniziare a metà novembre, vista la situazione sanitaria che ci accompagna da febbraio, anche se i numeri a fine agosto ancora lasciavano pensare ad una ripresa di tutte le attività sportive. Dovremmo pazientare ancora, e sinceramente non sono poi così convinto che ripartiremo a gennaio, ovviamente spero di sbagliarmi, in tal caso vorrebbe dire che la situazione sanitaria a livello nazionale avrebbe numeri migliori di quelli attuali”.
-Come capitano della squadra, puoi tracciare a tutti noi che non possiamo venire in palestra prima di tutto l’umore di questo nuovo gruppo che si è composto quest’anno sotto il profilo umano?
“Per prima cosa ritengo che noi siamo dei “privilegiati”, in quanto ci è permesso di allenarci e ritrovarci in palestra, penso a tanti bambini e ragazzi a cui in questo momento è vietato fare sport, per cui ti posso dire che l’umore è alto e non potrebbe essere diversamente.
Abbiamo un giusto mix di ragazzi esperti e di giovani pronti a darsi battaglia anche per un semplice gioco del bagher”.
-A livello tecnico il tuo allenatore ai nostri microfoni ha dichiarato di essere molto contento di come state lavorando e che forse l’asticella si è spostata ancora più in alto in confronto allo scorso campionato, vero?
“Dal punto di vista tecnico ritengo sia giusto lasciare queste considerazioni a chi compete, cioè al nostro staff tecnico, io posso dirti che se sono contento dell’impegno che stanno mettendo tutti i miei compagni ad ogni allenamento. Dobbiamo continuare ad allenarci con il sorriso sulle labbra, come stiamo facendo”.
-Quanta voglia c’è di iniziare a giocare e confrontarsi con le altre squadre?
“Sicuramente tanta, anche se siamo stati bravi in questo periodo a creare sana competizione in ogni singolo esercizio di squadra, per cui siamo riusciti a mascherare in parte la mancanza di una partita vera e propria”.
-Questo periodo delicato che stiamo attraversando per via del Covid 19, in qualche maniera ha fatto breccia anche in palestra, ne avete parlato fra di voi in spogliatoio?
“Abbiamo parlato del fatto che la società ci abbia permesso, rispettando alla lettera tutti i protocolli della federazione, di tornare a varcare quella porta e continuare a praticare lo sport che più ci piace.
Per cui il nostro ringraziamento va a tutta la Società, per lo sforzo fatto, sia in termini economici che umani, per permetterci di tornare in sicurezza in palestra”.
-Che ruolo pensi che potrete recitare nel campionato che, incrociando le dita, partirà con il nuovo anno?
“Sinceramente, in questo momento è difficile dare una risposta a questa domanda. Ci sono troppe variabili, la prima è dettata dall’inizio del campionato, che se fosse posticipato ancora rispetto a quanto previsto, potrebbe avere ripercussioni anche sulla formula di svolgimento del campionato stesso”.
-Sempre come capitano cosa ti auspichi per questo periodo?
“Più che da capitano, voglio parlare da giocatore al quale auguro di tornare presto a regalare emozioni a tutte le persone che amano e seguono questo sport sulle tribune, senza le quali giocare per noi non ha lo stesso significato”.
Ad Maiora
A cura di Danilo Billi